Attentato a Charlie Hebdo: il business della nausea

by | Gen 9, 2015 | Cultura e società | 0 comments

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Post scritto da Eddy Sabeba sul sito Terrafemina.com


Poche ore dopo il terribile attentato che ha colpito la sede del giornale Charlie Hebdo, gli avvoltoi hanno cominciato la battaglia.
Vecchi numeri del settimanale, T-shirt, tazze e persino tappetini timbrati Charlie … Il morboso business torna a pieno regime. 

Dopo l’orrore e il ricordo silenzioso, si impone il cinico affare della memoria… In seguito all’ attacco contro la redazione di Charlie Hebdo, decine di annunci sono stati pubblicati sul sito di aste online Ebay. Tra questi i numeri del settimanale satirico venduti a prezzi esorbitanti.

10.000 euro per l’ultimo numero

Così, un utente sta vendendo il numero Sharia Hebdo (pubblicato nel 2011 e che ha portato all’attacco della redazione di Charlie con un cocktail di Molotov, ndr), ed è scambiato in questo momento, intorno ai 2.510 €. Ancorara peggiori, 47 aste erano state create per acquistare la “collezione”. Numerosi  numeri di questa settimana (con copertina dedicata a Michel Houellebecq) sono stati messi all’asta per …1000.000 euro. Un business agghiacciante.

 

Targhe militari e tappetini

Non contenti di limitarsi ai giornali e nella logica dell’ “osa tutto, perchè essere consapevoli è anche questo”, alcune persone sono pronte a produrre oggetti reali della tragedia. Ad esempio, una placca militare a ciondolo con su inciso con un infinito gusto “Sono Charlie” e venduto 10 euro a testa. Tazze, ombrelli “Sono Charlie” e perfino i tappetini sono offerti in vendita …

 

Ancora più in attività, negozio Jesuischarlie.net (attualmente offline, ndt) sta vivendo una giornata campale. Cappelli a 18 euro, T-shirt a 21, borse di tessuto biologico … tutti disponibili in diversi colori!

Gli internauti alla ricerca di facili guadagni, tuttavia, non sono i soli ad utilizzare l’attacco del 7 gennaio. I responsabili delle community, veramente mal ispirati, tentano una nauseabonda comunicazione.  Telestar, ad esempio, ha condiviso un post di Facebook appetitoso. “Charlie Hebdo: Rendi omaggio alle vittime, cliccando sulla foto”.
Tutti i mezzi sono buoni per fare traffico, finchè il post è stato finalmente cambiato dopo l’oltraggio dei navigatori.
A quando l’ SMS di sostegno?

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