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Se avete 50 minuti di tempo libero, vedete questa puntata di “Ai confini della realtà” che si intitola “Lui è vivo”.

Comincia con un giovane frustrato e arrabbiato, che si scaglia contro le minoranze che gli tolgono il lavoro, contro gli ebrei che gli succhiano il denaro in banca, contro una setta di oligopolitsti che immagina detengano il vero potere del mondo. E finisce…ah vabbè, non ve lo dico, sennò poi che sfizio c’è.

Adoro “Ai confini della realtà” e questo episodio è nella top five dei miei preferiti.

E’ del 1963, diretto da Stuart Rosenberg e scritto, ovviamente, da Rod Sterling.

Si parla di odio, razzismo, fanatismo, irrazionalità e di un fantasma che credo giri ancora indisturbato intorno a noi. 

 Dove se ne andrà ora questo fantasma di un’altra epoca? Questo spettro risorto da un precedente incubo? Chicago, Los Angeles, Miami, Vincennes, Syracuse, New York? In ogni luogo e in tutti i luoghi… ovunque ci sia odio o pregiudizio e fanatismo, è vivo! E lo sarà finche’ questi mali esisteranno! Ricordatevene quando arrivera’ nelle vostre case… o quando lo sentirete parlare per bocca di altri… quando sentirete inneggiare qualcuno o vedrete una minoranza discriminata… l’attacco a un popolo o a un singolo essere umano. Lui è vivo perche’ siamo noi con le nostre debolezze… a mantenerlo vivo.

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