Dal dizionario di filosofia ricavo che “Compassione” (dal latino cum patior – soffro con) è un sentimento per il quale una persona, percependo la sofferenza altrui, ne condivide realmente il dolore.
Sentimento nobilissimo quello della compassione: un uomo è in una posizione di tale empatia con un altro essere da sentirne egli stesso la sofferenza e da partecipare entrambi allo stesso stato d’animo.
Ebbene, empatia appunto!
Ovvero (e cito stavolta):
L’empatia è la capacità di immedesimarsi in un’altra persona, di calarsi nei suoi pensieri e stati d’animo […]
(G. Vattimo, 1981)
Attitudine, quella all’empatia, ancora più straordinaria della compassione, perché non contempla solo il dolore e tutti gli stati d’animo ad esso legati ma anche la gioia, l’allegria e l’entusiasmo.
Amare è empatia, altrimenti è amore malato o incompleto.
Amare è sì soffrire insieme (perché si, siamo d’accordo che la vita legata alle passioni è sofferenza!) ma è anche gioire insieme!
Quando parlo di gioia non intendo l’allegria motivata da episodi piacevoli della vita, ma di quello stato della coscienza il cui senso globale di completezza e unione è percepito in modo da diventare elemento caratterizzante di ogni singola esperienza.
E’ gioia il riconoscere la vita in un piccolo fiore, è gioia pensare che ogni cosa è fatta della stessa sostanza, è gioia l’allegria e l’entusiasmo di una persona amata ed è gioia anche riconoscere in una lacrima di sofferenza l’espressione di un sentimento che ci rende vivi.
Vissuto e riconosciuto come esperienza di vita, anche il dolore provoca gioia!
E allora perché continuare a considerare la compassione come atto massimo d’amore, quando il condividere la gioia è allo stesso tempo difficile, forse anche di più del compatire stesso, e vivificante?
Non dovremmo continuamente cercare sostegno nella sofferenza. Se cominciamo a dare sostegno alla gioia degli altri ne saremo ugualmente gratificati e riempiti d’amore!
E allora che altro volere dalla vita se non la consapevolezza che amore è gioia e che gioia è vita.
Ne sono certa: Amare è congioire!
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