Strumenti collaborativi secondo Microsoft: HoloLens

by | Mar 10, 2017 | Innovazione tecnologica | 0 comments

Sarà che lo storytelling di Microsoft mi fa impazzire di piacere.

Sarà che ritengo che tutto ciò che è collaborazione e cooperazione (in ogni dove) sia cosa buona e giusta.

Sarà che alla convention di Milano ci sarei voluta essere presente fisicamente (si, ok lo streaming, ma vuoi mettere…).

Sarà per tutto questo che ho scritto due righe sugli HoloLens per il blog della Fondazione GTechnology.

Il Microsoft Forum 2017, tenutosi a Milano mercoledì 8 marzo, ha dimostrato che anche in Italia vale ciò che l’azienda di Redmond sta dicendo da anni: «Il futuro è nella collaborazione». E lo ha dimostrato portando sul palco del Forum aziende italiane che hanno fatto della collaborazione (e della partenership con Microsoft! (nda)) un punto di forza per migliorare la produttività  o i propri servizi: parliamo di aziende del calibro di Dolce&Gabbana, Luxottica, Salvagnini e ATM. «Microsoft crede che il digitale debba mettere al centro le persone, per permettere loro di fare di più, sia nel lavoro, che nella vita personale. La tecnologia deve essere semplice, affidabile e sicura ed è da qui che siamo partiti per sviluppare Windows 10, il sistema operativo più sicuro di sempre, potenziato dai dispositivi di ultima generazione con processori Intel“ racconta Evita Barra, Direttore Divisione Windows & Devices Microsoft Italia“ Con l’utilizzo crescente dei dispositivi mobili e con l’accesso da remoto alle informazioni, vera ricchezza aziendale, è importante riuscire a garantire la sicurezza che tutte le aziende richiedono ed al contempo offrire l’esperienza desiderata dagli utenti». La discussione sull’Industria 4.0 è stata vivace e interessante ma, stando almeno ai trend topic di Twitter per gli hashtag #MSForum2017 e #HoloLens, l’attenzione è stata catalizzata dalla prima presentazione ufficiale in Italia degli HoloLens.

 

Hololens: mixed reality per il lavoro collaborativo


Prima una chiamata Skype, poi un breve briefing con un collega su dove posizionare il logo sulla carrozzeria di una BMW e poi ancora un David di Michelangelo “portato” nel suo splendore digitalizzato sul palco del Forum. Non era necessario essere un appassionato di nuove tecnologie per entusiasmarsi alla presentazione degli HoloLens che Fabio Santini, Direttore Divisione Developer Experience and Evangelism di Microsoft Italia, ha fatto sul palco del Microsoft Forum, munito per tutto il tempo dei visori a realtà  mista.

Gli HoloLens sono visori indossabili coi quali poter “proiettare cose”? Non esattamente!

HoloLens in realtà  sono veri e propri personal computer indossabili, con una potenza di calcolo voluta per un sistema laptop e il sistema operativo Windows 10. Ma la vera novità  è il microchip Holographic Processing Unit (HPU), capace di effettuare il riconoscimento dell’ambiente reale nel quale sono utilizzati gli HoloLens e adattarvi quindi gli ologrammi. Per poter far questo, il visore (dotato di lenti trasparenti, così da poter vedere anche l’ambiente reale nel quale si sta operando) sfrutta sensori e videocamere ad alta risoluzione ed una ad infrarossi che rileva i movimenti dell’utente (tecnologia ereditata dai controller Kinect di Microsoft Box). Ai lati del visore sono posti quattro microfoni che riescono a distinguere la voce dell’utilizzatore dalle voci e dai suoni “esterni”, questi ultimi amplificati tramite due altoparlanti (uno per lato) in modo da offrire spazialità 3D ai suoni.

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